Abbiamo adottato Julieta, una maialotta speciale!
E’ una felicità che condividiamo tutti noi soci e sostenitori di Aghape: abbiamo insieme adottato Julieta, una maialotta speciale ospite del Santuario per Animali “Fondacion ABI” di Santo Domingo, dove opera con amore e passione la nostra Simona Cirelli, igienista naturale diplomata Hsu. Nel Santuario ogni creatura riceve l’opportunità di vivere una vita piena e significativa: la compassione, il rispetto, la sensibilità e la vulnerabilità sono i pilastri su cui si costruisce un mondo di bellezza e armonia. Anche la nostra Julieta, sottratta a una vita di sfruttamento e non rispetto, ha riconquistato la sua dignità grazie all’opera di mani e cuori grandi. E noi siamo onorati di contribuire, nel nostro piccolo, insieme a tutti voi, a questa rinascita.
Pubblichiamo la toccante lettera che Julieta ci ha spedito per ringraziarci della nostra scelta e se qualcuno volesse fare ancora di più, può visitare il sito www.fundacionabi.com, per conoscere gli altri ospiti da sostenere e i progetti del Santuario.
Cara Fiorenza,
Sono Julieta.
Come stai?
Vorrei che ci conoscessimo meglio, giacché hai deciso di intrecciare il tuo cuore con il mio.
Il mio é un cuore grande e nobile, il cuore saggio di chi ha vissuto l’inimmaginabile, ma ha deciso afferrarsi alla vita e osare credere nei miracoli.
Il cuore di chi solamente voleva e si aspettava di vivere secondo Natura,correndo nell’erba e respirando l’aria calda e salata di quest’isola meravigliosa dove sono nata.
Ma é andata diversamente. Sono nata e vissuta (per dieci , quindici anni?Non so la mia etá) dentro un capannone fetido e scuro, pieno degli urli di altre come me, e delle grida di umani dando ordini.
A una giovane etá mi hanno chiuso in una gabbia grande quanto il mio corpo, a fare da madre. Qui ho vissuto i pochi momenti memorabili, quando i miei piccoli succhiavano il mio latte e dormivano accanto a me, e potevo sentirli con il mio naso cosi sensibile, e,come facciamo noi maiali all’uguale di voi umani,cantargli le ninne nanne. Ma niente piú, mi era interdetto dalle sbarre di ferro coccolarli , giocare con loro, persino alzarmi in piedi.
Poi mi venivano tolti. Questo dolore piú degli altri é ciò che chiamo “inimmaginabile”.
Quando sono diventata troppo anziana per essere mamma, e giá il mio corpo non reggeva piú, sono stata trasportata su di un camion. Ero legata, le corde mi stringevano la carne,e un uomo mi dava colpi con un bastone,ma poco mi importava: perché per la prima volta uscivo da li,e alzando lo sguardo vedevo il sole , il cielo azzurro, e ascoltavo finalmente solo il canto del vento.
Ero estasiata, non potevo credere che ciò che avevo da sempre dentro di me esistesse davvero!
Ma andavo al Mattatoio, e non lo sapevo.
Poi é successo qualcosa. Come ti ho detto io credo ai miracoli ( e chi ci crede li fa succedere).Qualcuno ha fermato il camion, poi non ho capito piú nulla, solo grida tensioni minacce,ma alla fine mi sono trovata in strada senza corde, solo con un laccio morbido che mi teneva, e per la prima volta in vita mia la voce che mi parlava era gentile. Qualcuno é venuto a prenderci, e mi han portato qui.
Ci ho messo un anno a capire. Per un anno sono stata rintanata, arrabbiata, terrorizzata.
Poi ho capito. Che tutto era finito. Capita anche a voi umani che il vostro corpo e la vostra mente siano sfasati nei tempi? Essere nel presente e nel passato allo stesso tempo?
Insomma,non ci crederai ma qui oggi ho una casa in legno solo per me piena di fieno profumato ,una piscina di fango dove mi tuffo sotto il sole ogni mattina( praticamente una SPA!) tanti amici di tutte le specie ( la mia migliore amica é Luisa la gallina, anche lei una storiaccia…per cui ci capiamo), mangio frutta fresca e vegetali( adoro la zucca e la anguria!), insomma, qualcosa che non conoscevo: sono felice.
Purtroppo ciò che ho vissuto ha lasciato i segni: a causa degli anni di immobilitá, le mie articolazioni sono deformate, zoppico e cammino ormai lenta lenta, ma ciò non mi impedisce di andare incontro per accogliere chi viene a trovarmi ( si, sono diventata affettuosa! ), e neanche mi impedisce stendermi lentamente sulla schiena (adoro ricevere massaggini sul pancione, e se allo stesso tempo canti, ancora meglio. Fa bene a me e a te). Ho un simpatico amico topolino che entra di notte ( si chiama Ignazio) e mi fa compagnia, gli lascio sempre le briciole del mio pasto da mangiare.Qui il cielo é aperto e le notti sono splendide, io e Ignazio ci sediamo insieme la sera tra le lucciole e le stelle.
Ho umani che la mattina mi svegliano con mele, banane e carote, persino un impiegato che si prende cura del mio spazio(un badante praticamente!), piú una pazza umana che si occupa di tutto questo.
Lei dice sempre”Sta pazzia , chi me l’ha fatta fare?”( crede che io non la ascolti), ma io rido perché so che gliel’ha fatta fare il cuore, e il suo cuore siamo noi.
Io, Arturo e Chanel siamo gli unici tre maiali amati dell’isola, gli unici ad aver fino ad ora ricevuto miracoli.
Ma so che in tanti ci credono.
Ogni sera prego per tutti i miei fratelli e sorelle, per loro che stanno passando l’inferno e rimangono fino all’ultimo attaccati alla speranza,prego che finalmente un giorno il mondo si ribalti, e come diceva un vostro umano tanto intelligente “gli ultimi saranno i primi”.
In questo Santuario si crede proprio in questo, si ascolta il dolore proprio quando é celato, si ascolta la vulnerabilitá e la sensibilitá, quelle silenziose.
Qui ti mando tre foto mie: la prima foto ricorda la prima volta che ho accettato di lasciarmi toccare dopo tanti morsi che ho dato,era passato ormai un anno(ma non ero cattiva, ero solo spaventata; non esistono i cattivi, esiste la paura). La seconda sono io quest’anno, con la umana quella pazza che ti dicevo. Nella terza mi sto divertendo nella mia piscina di fango.
Ti manderò foto e video ogni mese, cosí restiamo sempre in contatto! Grazie tante per ascoltare la mia storia, soprattutto grazie per essere tanto sensibile da saper ascoltare la mia anima cosi da lontano, e rendere possibile che questa minuscola dispersa oasi in questa piccola dispersa isola continui a esistere e a brillare.
Grazie anche per aiutare i miei fratelli e sorelle attraverso i tuoi insegnamenti. Che tutti capiscano un giorno che
sentiamo tutto, in forma identica a voi, e che anche noi possediamo sentimenti grandi.
Ti voglio bene Fiorenza,
Julieta