Penso al 2025, ai buoni propositi che si fanno a fine anno, a quel rito così pieno di speranza e di intima promessa di volontà e di impegno.

E quale potrebbe essere un proposito che tutti li riassuma e che sia denso di significato e di senso? Io Aghape rispondo così:

”Scelgo, per questo nuovo anno, per ogni suo giorno, per ogni momento di gioia ma anche nei momenti in cui i cieli si faranno più bui, scelgo di avere un faro che mi guida… scelgo la bellezza come stile di vita… perché la bellezza abbraccia tutto quanto c’è in noi e fuori di noi.

La bellezza come stile di vita ha a che fare con ciò che siamo noi: il nostro corpo, i pensieri, le emozioni, la nostra anima. Siamo un fuori, un dentro e un intangibile che, abbracciati, ci  determinano e ci esprimono. La nostra espressione è il nostro modo di stare e di essere in questo infinito spazio: è fatta di forma, di movimento, di gesti, di parole, di suoni. Tutto questo da noi si irradia verso l’esterno e determina una risposta. Più è dolce e aggraziato è il nostro fondere l’aria, il silenzio, gli altri, più soave la risposta che indietro ci torna.

La bellezza come stile di vita ha a che fare con le relazioni: quel rapporto di scambio con gli altri deve essere guidato dalla bellezza, solo così sarà traboccante di nutrimento per la nostra anima che vive di accenti, di sfumature, di quel sentire fatto  di emozioni ed energia. Dobbiamo avere cura della bellezza delle nostre relazioni, dobbiamo sceglierle e coltivarle affinchè da esse ci giungano tutti quei micronutrienti di cui il nostro spirito è affamato e in cui possiamo riversare, in egual misura, tutto quell’amore che abbonda in ognuno di noi.

La bellezza come stile di vita ha a che fare con i luoghi. I luoghi possono esserci molto intimi: la nostra casa, il nostro ufficio, la nostra automobile; dobbiamo prendercene cura e innalzarli al più alto concetto di bellezza, perché è da loro che ricarichiamo la nostra energia, sono loro che ci riposano, che ci rilassano, che ci ispirano, che ci muovono e ci commuovono. Ma luogo è tutto ciò che ci circonda,  è la natura che ci avvolge , è l’ambiente nato dalla fusione della natura con l’opera dell’uomo e con le sue creazioni; è il paese, la città dove abitiamo, la terra e il mondo che ci ospita. Possiamo e dobbiamo averne cura, arricchirlo e renderlo migliore, più bello, con la consapevolezza che è la nostra casa, quella in cui nasciamo e in cui i nostri figli ameranno e cammineranno domani. Abbiamo ricevuto Bellezza in eredità. Nostro compito è continuare e migliorare ciò che ci è stato dato.

La bellezza come stile di vita partorisce il compito ultimo di ogni esistenza: il nostro creare, il nostro aggiungere un tassello di armonia in questa creazione sublime. Creare è il compito di ogni persona: da noi nascono vita e idee. E le idee diventano opere d’arte: il lavoro, in qualsiasi sua espressione, è un’opera d’arte.

E così continuiamo il gioco dell’esistenza, aggiungiamo vita alla vita e opere per migliorare questo creato. Come possiamo non pensare di essere divini?

La bellezza, in ultima analisi, ci conduce alla pura consapevolezza.

Fiorenza Guarino